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Bonus prima casa: quando si può richiedere?

Bonus prima casa: quando si può richiedere?

Bonus prima casa: quando si può richiedere?
22 Nov
Acquistare casa

Quando si compra una nuova casa è indispensabile avere le idee chiare sul budget a disposizione e sulle spese a cui si va incontro.

Infatti, per quanto determinante, il prezzo di vendita dell’immobile non è l’unico costo che l’acquirente dovrà affrontare: alla compravendita si legano altre spese, tra le quali le imposte sull’acquisto della casa.

Perciò se stai cercando una nuova abitazione, è bene che tu conosca tutte le voci di spesa presenti sul tuo cammino e che tu faccia i conti in anticipo, considerando anche le agevolazioni a tuo vantaggio!

Se l’acquisto riguarda un immobile destinato a diventare la residenza principale (prima casa), in presenza di determinati requisiti è possibile usufruire di un regime fiscale che permette al compratore di risparmiare molto.

Vediamo allora in cosa consiste il Bonus prima casa, quanto permette di risparmiare e quando è possibile usufruirne.

Il Bonus prima casa è un regime fiscale agevolato che consente di pagare in misura inferiore le imposte dovute sull’acquisto di un immobile residenziale da usare come abitazione principale e delle sue pertinenze.

CON IL BONUS PRIMA CASA:

Chi acquista da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione IVA) deve versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9% prevista dal regime ordinario, sul valore catastale dell’immobile, mentre le imposte ipotecaria e catastale si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro.

Se invece il venditore è un’impresa con vendita soggetta a IVA, l’acquirente dovrà versare l’imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione, pari al 4% anziché al 10%. Le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro ciascuna.

Quali sono i requisiti per il Bonus prima casa?

Per alleggerire il carico fiscale grazie a questa agevolazione, l’acquirente e l’immobile devono soddisfare precisi requisiti:

• l’oggetto della compravendita deve essere un immobile residenziale non di lusso (escluso quindi dalle categorie catastali A/1, A/8, A/9);

• come abbiamo già detto, l’immobile dovrà essere utilizzato come abitazione principale ("prima casa"), perciò il bonus non è applicabile a seconde o terze case;

• l’immobile deve trovarsi nel Comune in cui il proprietario ha o intende stabilire la sua residenza, o lavora. Se l’acquirente risiede in un altro comune, ha 18 mesi di tempo dal rogito notarile per trasferire la residenza nel nuovo comune;

• l’acquirente non deve risultare già titolare di un altro immobile acquistato senza usufruire del Bonus prima casa e ubicato nello stesso Comune, nemmeno se in comunione di beni con il coniuge;

• l’acquirente non deve essere già proprietario di un’altra abitazione comprata con le agevolazioni per la prima casa; in questo caso il compratore può usufruire del Bonus solo dichiarando nell’atto di vendita che si impegnerà a vendere il vecchio immobile entro 12 mesi dal rogito.

Si può invece usufruire delle imposte agevolate sull’acquisto nel caso in cui l’acquirente sia titolare della sola nuda proprietà (purché la nuda proprietà non sia stata acquistata usufruendo delle agevolazioni prima casa) su un’abitazione situata nello stesso comune in cui si trova l’immobile che si vuole acquistare con i benefici.

Il nudo proprietario, infatti, non ha il possesso dell’immobile, che fa capo all’usufruttuario.

Quando si perde il Bonus prima casa?

Le agevolazioni possono essere perse se le dichiarazioni previste dalla legge nell’atto di acquisto si rivelano false.

Altri casi di decadenza dal bonus sono:

• la vendita o la donazione dell’immobile prima che siano trascorsi 5 anni dall’acquisto,

• il mancato trasferimento della residenza entro 18 mesi,

• la mancata vendita entro 12 mesi del vecchio immobile comprato con il Bonus prima casa.

Il contribuente che perde i benefici è obbligato a corrispondere all’Agenzia delle Entrate le imposte dovute con regime ordinario, gli interessi e una sanzione del 30% sulle imposte stesse.

L’avviso di revoca delle agevolazioni è rateizzabile: l’importo dovuto può essere versato in un massimo di 8 rate trimestrali di pari importo o, se la maggiore imposta dovuta è superiore a 50.000 euro, in un massimo di 16 rate trimestrali.

ATTENZIONE! Il Decreto Sostegni bis ha introdotto un Bonus prima casa speciale dedicato ai giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni e sono alle prese con l’acquisto di un immobile→ seguici nei prossimi giorni, dedicheremo un articolo proprio a questo argomento! Per essere certo di non perdere i nostri aggiornamenti, metti "Mi piace" alla nostra pagina Facebook; ci trovi anche su INSTAGRAM scrivendo Immobiliare_LeLogge e, ovviamente, sul nostro sito internet WWW.IMMOBILIARELELOGGE.IT.

Ricorda che per fare una stima reale dei costi ai quali andrai incontro acquistando la tua nuova casa è indispensabile l’aiuto di un professionista del settore.

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DOTT. CLAUDIO TONAZZINI

AGENZIA IMMOBILIARE LE LOGGE